Con l’aiuto di mio figlio di tre anni, ho disegnato questo eptalogo di consigli (lui ha scritto il testo del post).
1. Mantieni una distanza di almeno 1 m da altre persone: siamo ai fondamentali… Il contagio si diffonde attraverso le piccole gocce (droplet) che una persona emette quando parla, tossisce, starnutisce. Le evidenze scientifiche mostrano che, in condizioni ordinarie, 1 metro di distanza è sufficiente a ridurre il rischio a livelli accettabili, anche se le vie respiratorie sono scoperte. In ogni caso il mantenimento di questa distanza è previsto anche dai Decreti emessi dal Governo ed è sanzionato penalmente.
Mantenendo questa distanza, puoi salutare le persone (anzi, sarebbe carino da parte tua), parlarci, sorridere.
Mentre sei in coda al supermercato, non puoi sputare addosso alla gente, né fare a gara di rutti o a chi sputa più lontano con i vicini di coda.
(Vedi anche le ulteriori indicazioni in merito al punto 6).
2. Non toccarti la faccia: non ti ho mentito. La trasmissione del virus avviene attraverso il droplet, ma se tocchi – per dire – una maniglia dove sono finite delle gocce di saliva di una persona infetta e poi ti tocchi il naso, la bocca, gli occhi, rischi il contagio.
Fa schifo, lo so. Ma a maggior ragione non toccarti la faccia.
Ti farebbe piacere se venissi a poggiare la mia lingua sulla tua faccia o se ti leccassi le palle degli occhi? Spero di sì, così con questa immagine in testa, magari ti passa la voglia di toccarti la faccia. Finché sarai fuori di casa, non devi farlo.
Ora c’è un problema. Appena dici ad una persona che non deve toccarsi la faccia, il naso inizia a prudere, gli occhi lacrimano e le orecchie sanguinano. La scienza non sa perché ciò accada, ma è tipo i denti del giudizio: ce li abbiamo e non servono a nulla, anzi…
In casi come questi è utile passare al punto 3.
3. Prima di entrare nel supermercato, disinfettati le mani: così potrai anche grattarti il naso o stropicciarti gli occhi, ma anche toglierti la foglia di lattuga che ti è rimasta tra i denti. Ma soprattutto riduci il rischio di contaminare la merce esposta nel supermercato.
Sarebbe opportuno che uscissi di casa con una confezione di disinfettante, perché ti può essere utile in molte situazioni (oltre che per grattarti), per esempio anche prima di entrare in macchina, dopo aver fatto la spesa.
Comunque, troverai un dispenser di gel disinfettante all’ingresso del supermercato.
Su come disinfettarsi/lavarsi le mani, avevo scritto un post in tempi non sospetti (oltre un anno fa)… E mi viene il magone a ripensarci oggi. Anzi no, sono solo incazzato perché la gente sottovaluta l’importanza di lavarsi le sue fottute mani.
4. Indossa i guanti: ero un pò indeciso se inserirla questa. Poi ho deciso che sì, è importante. Allora, se in condizioni normali è una questione di semplice rispetto degli altri, evitare di toccare tutto, specie la frutta, oggi questa cosa mi manda ai matti. Quindi, mettiti i guanti quando devi prendere la frutta e la verdura. Sono lì e, fidati, i supermercati te li fanno pagare lo stesso, anche se non li usi.
Detto questo e SOPRATTUTTO questo, è possibile che all’ingresso del supermercato distribuiscano dei guanti o che tu abbia deciso di portarteli da casa. Indossali, sono una precauzione aggiuntiva, ma IN OGNI CASO resta fermo il punto 2 (ti piacerebbe se il tuo ginecologo o l’andrologo ti passassero in faccia il guanto che hanno usato col paziente precedente? Ecco, con questa immagine in mente spero ti passi la voglia di toccarti la faccia).
E quando ti togli i guanti: LAVATI LE MANI!
5. Compra la frutta: ti fa bene (ma quando la compri, indossa i guanti. Punto 4). Non previene dal contagio, ma ti fa bene a prescindere 🙂
6. Mantieni una distanza di almeno 1 m da altre persone: all’interno del supermercato bisogna osservare una certa etichetta. Partiamo dal presupposto che devi rispettare la distanza di 1 m da altre persone. E che lo devono fare tutti. Detto questo, è vero, tra le corsie non c’è molto spazio. Il concetto però è semplice: se io sto scegliendo il burro e tu devi prendere la margarina, aspetti che io mi sposti e intanto stai 1 metro lontano dal mio culo (“culo” è una sineddoche, una parte per il tutto…).
Non è un problema se non c’è spazio e mi passi accanto. State tutti un po’ calmi. Non è un problema. Dici: «Permesso, mi scusi» e non c’è problema. È un problema se mi resti accanto. Non puoi farlo, ok?
Ai banchi della gastronomia, della macelleria, del pane, ecc., se c’è gente, prendi il tuo numerino e ti metti ad aspettare almeno 1 metro di distanza da altri. Pensa che non è nemmeno necessario che aspetti lì, intanto puoi anche comprare altre cose… Il numeretto “elimina code” l’hanno inventato apposta.
Stessa cosa alla cassa.
Un consiglio: il carrello della spesa aiuta a mantenere le distanze e, dopo che hai pagato, lo puoi usare per imbustare la roba FUORI dal supermercato, in modo da fare entrare quelli che sono in coda.
Siccome odio fare la spesa (ma anche fare shopping), ho sviluppato inoltre una serie di piccole tecniche che mi aiutano a superare nel minor tempo possibile la necessità di permanere in un supermercato:
- fatti una lista della spesa a casa. Questa cosa è fondamentale, soprattutto per non dover ritornarci a fare la spesa. C’è un problema: è completamente al di fuori delle capacità di qualunque soggetto munito di cromosomi XY.
MASCHI, dovete violentare la vostra natura! Potete allenarvi indossando dei golfini lilla o rifacendo il letto. Ma è fondamentale uscire di casa con una lista della spesa. - andare nei supermercati che conoscete. Io ho una mappa ed un modellino 3D dell’interno del supermercato sotto casa, con le etichette in corrispondenza degli scaffali. L’ho imparato a memoria e prima di uscire di casa lo dò in pasto ad un software che mi calcola in che ordine devo prendere le cose per ridurre tempo e percorso.
- usare il “salvatempo”. Ok, ‘sta cosa non ce l’hanno tutti i supermercati, ma è una svolta.
- appena entri, prendi il numeretto dei vari banchi salumeria, macelleria, ecc.
Poi inizi a prendere l’altra roba che c’è nella lista della spesa, mentre ai banchi vengono serviti quelli prima di te. - pagare solo con bancomat/carta di credito. Si fa prima.
7. a casa, posa la spesa, non toccare nulla e lavati le mani: così, come l’ho scritto, dove per “posa la spesa” intendo che la lasci nelle buste e ti vai a lavare le mani. Solo dopo potrai mettere la roba a posto.
Tutto quello che non rientra in questa lista è meno importante di quello che c’è dentro (giusto la faccenda dei guanti la dovete capire bene).
Lo so, mancano le “mascherine”.
Te lo confermo, non sono importanti quanto le cose che ho scritto sopra.
Soprattutto finché tutti non avranno mascherine da indossare.
Ciò detto, se ne hai che ti avanzano o semplicemente non ti fidi di me, indossale.
Solo che sono proprio il Ministero della Salute e il WHO che ti dicono che, allo stato attuale delle conoscenze, non sono raccomandate se non sei malato (nel qual caso NON devi uscire a fare la spesa) o non devi assistere persone malate (nel qual caso non stai facendo la spesa).
Buona spesa a tutti! Ma poi rimanete a casa.
Altre letture su questo blog:
- Addendum all’eptalogo per fare la spesa
- 10 FAQ sulle mascherine
- Quanto dura un respiratore a filtro?
- Virus e maschere fatte in casa. Ma davvero?
- Titanic e COVID-19
- Dove sta scritto?… Coronavirus e aggiornamento del DVR
- Virus e mascherine
V.I.P.S. (Very Important Post Scriptum)
Se hai letto questo post quasi certamente non sai fare la spesa.
Dì la verità, non hai nemmeno il gettone di plastica per il carrello… Io me li faccio con la stampante 3D. Ne ho un’inflazione.
I commessi del supermercato mi chiamano “maestro”. Ho un carrello della spesa riservato a cui vengono oliate le ruote una volta a settimana.
Se anche tu vuoi fare la spesa in tempi che oggi ti paiono inconcepibili e che ti consentirebbero, nella stessa giornata, anche di finire una partita a risiko, guarda in alto su questa pagina.
Quella foto che vedi sono io, cintura nera di spesa, 11° Dan dello scontrino.
Dopo esserti inchinato, guarda sotto, dove dice «Segui ottantunozerotto.it».
È lì che devi inserire la tua mail per essere avvisato quando scriverò nuovi post.
Ben fatto, Andrea. Io però ieri ho giocato a Monkey Island 2, e ho vinto la gara di sputi. Che faccio? La disinfetto la TV?
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Solo se rischi di infettare il sistema operativo
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L’alternativa è farsi fare la lista dalla moglie ma in quel caso il MASCHIO deve resistere alla tentazione di aggirarsi per le corsie per comprare schifezze inutili.
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No, vabbeh, questo contravviene a qualunque legge di natura.
Un conto sono gli istinti, un conto le leggi fondamentali del funzionamento del maschio che, nella sua complessità (che alcuni chiamano semplicità… Ma è sempre un grado di complessità), è in grado di vedere nella scatoletta di tonno col gorgonzola e cetriolo un’utilità che la femmina non è in grado di cogliere e che – chi può dirlo – non ci sono prove per affermare che non rafforzi le difese immunitarie.
No, le schifezze sono parte integrante della spesa del maschio, quanto farsi le unghie è parte integrante dell’uso della mano della femmina della specie umana.
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